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Orzo

DESCRIZIONE

L’orzo è un cereale, impiegato come alimento, ottenuto dalle cariossidi dell’Hordeum vulgare (Graminacee), utilizzate come tali oppure trasformate.


STORIA

L’Hordeum vulgare, da quanto ne sappiamo, era già coltivato in Medio Oriente nel VII millennio a.C. e poi fu diffuso, grazie ai commerci, in tutto il mondo. La resa di questo cereale della famiglia Poaceae, genere Hordeum, è in forte aumento anche se risente ancora della bassa resistenza all’allettamento.

Questo cereale, oltre che per la granella d’alimentazione, viene coltivato per il foraggio, ovvero per l’alimentazione degli animali da allevamento, e inoltre viene utilizzato nell’industria degli alcolici già dai tempi dell’antico Impero romano.


UTILIZZO

L’utilizzo dell’orzo abbraccia diversi settori:

Alimentazione umana

  • La granella è impiegata previa decorticazione o brillatura per preparazione di zuppe da solo o con altri cereali e/o legumi.
  • È utilizzato trasformato in farine, nella panificazione, da solo o miscelato con altre farine ma anche per piatti tipici e dolci.
  • Macinato grosso si ottengono delle semole grosse adatte a piatti tipici nordafricani simili al Cuscus.
  • Previa tostatura e macinazione l’orzo è impiegato per preparare il caffè d’orzo e come componente base per la produzione di altre bevande con sapore simile al caffè ma prive di caffeina (tra cui lo yannoh).
  • Dalla tostatura del orzo si ottengono anche farine fini tostate utilizzate nella preparazione di dolci o pasticcini.
  • Tostato e liofilizzato, Tostato in forno a temperature sui 170-180 °C e macinato molto finemente, fino ad ottenere una polvere simile alla farina. Si usa per preparare velocemente delle bevande aggiungendo acqua o latte caldi. Le bevande vengono anche usate come sostitutivi del caffè.
  • Previa trasformazione in malto, l’orzo è impiegato come materia prima nei birrifici per la produzione della birra, e nelle distillerie per la produzione di liquori ad alta gradazione alcolica.
  • L’orzata è una bevanda analcolica composta da acqua e Orzo.

ZOOTECNICA

Dopo il mais, l’orzo è il principale cereale destinato ad usi zootecnici. In questo caso l’impiego può riguardare la granella tal quale, senza alcun trattamento, oppure come mangime opportunamente trattato. Un impiego di secondaria importanza è l’insilamento, che riguarda in questo caso la pianta intera raccolta a maturazione cerosa.

L’orzo comune (o orzo coltivato, o semplicemente orzo, per antonomasia; nome scientifico Hordeum vulgare L., 1753) è la specie economicamente più importante tra quelle coltivate del genere Hordeum, quella da cui si ricava l’orzo alimentare da cui dipende una considerevole parte dell’alimentazione mondiale. È stata una delle prime otto colture rese coltivabili.


ORIGINI

L’orzo coltivato deriva dall’orzo selvatico Hordeum spontaneum, con il quale conserva una grande affinità, tanto che alcuni studiosi li considerano un’unica specie in quanto interfertili. La specie viene quindi suddivisa nelle due sottospecie H. vulgare subsp. spontaneum (selvatica) e H. vulgare subsp. vulgare (domesticata). Entrambi sono diploidi (2n=14 cromosomi); la differenza principale consiste nella fragilità delle spighe selvatiche, che permettono la dispersione dei semi per mezzo del vento.

L’area di origine delle forme ancestrali può essere individuata nel Vicino Oriente, più precisamente nell’area compresa nelle attuali Israele, Giordania, Siria e nella parte sud dell’Anatolia. Secondo altre fonti invece, l’ancestrale selvatico è originario del Tibet. Tuttora in Etiopia e in Tibet si trovano molte specie spontanee. Le forme a cariosside nuda, che perdono facilmente le glumette a maturazione, sembrano invece essere originarie della Cina.

Si tratta con molta probabilità del cereale che per primo è stato coltivato dall’uomo: le testimonianze più antiche di coltivazione risalgono al 10.500 a.C., nel Neolitico. Sicuramente tipi polistici erano coltivati in Mesopotamia nel 7.000 a.C. mentre nel 5000 a.C. l’orzo era diffuso in Europa centrale e in Egitto, dove già nel 3000 a.C. avveniva la trasformazione in birra. Intorno al 1000 a.C. aveva raggiunto la Corea. Fino al XV secolo era tra i cereali più diffusi per la panificazione.


Fonte: Wikipedia

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